La tecnica della rifermentazione in bottiglia con metodo ancestrale vede pochissimo intervento umano rispetto alle altre. Le uve raccolte vengono pressate leggermente, quel tanto che basta per nutrire e stimolare i lieviti naturali presenti sul grappolo. A questo punto inizia la fermentazione in vasi vinari di acciaio, a temperatura controllata. La fermentazione viene poi fermata abbassando la temperatura così che i lieviti si “addormentino” prima di imbottigliare il vino in primavera. Le bottiglie, tappate con tappo a corona , vengono poste orizzontalmente e con l’innalzarsi della temperatura la fermentazione riparte e si completa in bottiglia. Le bottiglie non subiranno sboccatura: il vino rimane “col fondo”.
La Glicine Rebecca
La Glicine Rebecca nasce dal connubio tra l’uva Glera e il Pinot Nero. È un omaggio a mia sorella, una donna inaspettata, solare e frizzante. Le uve rifermentano in bottiglia durante la primavera per creare una bollicina dal colore rosa cerasuolo e un profumo intrigante, di pompelmo e frutti rossi. La freschezza dell’uva Glera trova un compagno perfetto nella ricchezza del Pinot Nero.
Bottiglie prodotte | 1593 |
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Varietà delle uve | 80% Glera , 20% Pinot Nero |
Residuo zuccherino | 0 g/L |
Alcohol | 12% Vol. |
Solforosa totale | 25mg/L |
Temperatura di servizio | 6-8°C |
Metodo | Ancestrale (Lieviti autoctoni) |
Mesi sui lieviti | 24 |
BOLLICINA ANCESTRALE
Note di degustazione
La Glicine Rebecca ha una bollicina sottile, risultato della fermentazione spontanea in bottiglia.
Al naso spicca la pesca bianca e la nota agrumata del pompelmo rosa, insieme alla fragola e alla ciliegia marasca. Solletica il palato con la sua freschezza e acidità, mentre ti stupisce con le note del tannino date dal Pinot Nero.
È una bolla inaspettata.
Abbinamenti
La Glicine Rebecca è perfetta per l’aperitivo e per ogni occasione di brindisi.
Ottima per accompagnare la carne cruda, come tartare e carpacci, ma perfetta anche con i crostacei più dolci.