

EXTRA- BRUT MILLESIMATO
L'Eligio
L’Eligio è in onore del nonno, che ci ha trasmesso i valori della terra e di chi la lavora. Abbiamo scelto l’uva migliore del nostro vigneto e l’abbiamo esaltata con il sapiente lavoro in cantina. Il risultato è un vino spumante elegante, con una bolla sottile e dal profumo floreale.

extra- brut
Prosecco DOC
Il Prosecco DOC deriva dalla selezione delle nostre uve migliori. Vino fresco e vivace, con una bollicina fine e persistente che avvolge il gusto in un perfetto equilibrio tra acidità e morbidezza.

Pinot Nero
Il Pinot Nero francese trova nei nostri terreni ciottolosi la sua massima espressione. La fermentazione in acciaio regala al vino una struttura elegante e ben bilanciata, con tannini morbidi e un’acidità vivace che ne accentua la freschezza.

BOLLICINA ANCESTRALE ROSE’
La Glicine Rebecca
La Glicine Rebecca nasce dal connubio tra l’uva Glera e il Pinot Nero.
È un omaggio a mia sorella, una donna inaspettata, solare e frizzante

MATURATO SUI LIEVITI
Il Bortolo
Il Bortolo è sincero, autentico, fatto proprio come i vini di una volta. Il mosto rifermenta in bottiglia e regala il tipico aspetto torbido del vino non raffinato.
Grazie ai lieviti selezionati, si sprigionano tutti i profumi dell’uva Glera: mela verde, pera e un tocco di gelsomino.
Anche al palato stupisce con freschezza e sapidità.
La bollicina che non ti aspetti.

CHI SIAMO
Una nuova generazione di vignaioli
Giuliano Maino insieme al figlio Giovanni decide di realizzare il sogno del nonno Eligio: vedere i campi della fattoria piantati a vigneto. E’ così che nasce la Terre di Eligio, dall’incontro di due generazioni diverse accomunate dalla passione per il buon vino. Ci prendiamo cura delle nostre viti come fossero il giardino di casa, avvalendoci di mani esperte che condividono la nostra stessa passione e amore per il territorio e suoi frutti.
Terre di Eligio
DOVE SIAMO


I nostri vigneti si trovano a Rozzampia (vicino a Breganze), attraversati da un’ampia roggia (roza), da cui il paese prende il nome. Questa roggia è stata scavata nel 1276 per condurre a Villaverla le acque dell’Astico ed è lei, insieme al vigneto, la protagonista delle nostre etichette.